Il Filadelfia rinasce: grande festa per i tifosi del Torino
Torino – Sono passati più di vent’anni da quando lo stadio Filadelfia (per tutti i tifosi del Torino semplicemente “il Fila”) é stato abbandonato definitivamente. Chiudeva i battenti, allora, il teatro delle imprese del Grande Torino ma anche uno dei luoghi simbolo del tifo granata, molto più simile ad una “fede laica” che a una semplice passione sportiva. Quello stadio, costruito negli anni Venti in stile Liberty, non ospitava un incontro ufficiale dal 1963, ma era stato ancora sede degli allenamenti delle squadre allenate da Radice e Mondonico, capaci di regalare gli ultimi successi ad una delle piazze più storiche del campionato italiano.
Due anni fa, finalmente, é iniziata la rinascita del “Fila”, che era stato definitivamente demolito nel 1998. La Fondazione Filadelfia, che aveva raccolto tutti i gruppi di appassionati che si erano occupati di tenere in vita il ricordo di questo vero e proprio “luogo della memoria”. In soli due anni é stato edificato un vero e proprio centro sportivo con due campi da calcio, uno sul luogo dove sorgeva lo storico Filadelfia (quest’ultimo é un piccolo stadio da 4000 posti che ospiterà gli allenamenti della prima squadra e le partite della primavera) e l’altro proprio di fronte alla tribuna principale del nuovo “Fila”.
L’inaugurazione del nuovo impianto, avvenuta lo scorso 24 maggio, é stata certamente un’occasione per ricordare gli antichi successi, ma anche per spingere la squadra guidata da Sinisa Mihajlovic. Il nono posto della stagione appena conclusa, infatti, deve costituire una solida base di partenza per costruire una squadra in grado di lottare fino all’ultimo per un piazzamento europeo. I tifosi Granata, storicamente legati alla storia e ai simboli, sono parsi più sicuri dopo che é stato ricostruito loro un pezzo di storia, anche se non sono mancate le voci critiche nei confronti del progetto della Fondazione. Secondo qualcuno, infatti, il nuovo stadio avrebbe dovuto essere costruito vicino all’area del vecchio Fila (dove ora si trova il campo piccolo), trasformando l’area del vecchio stadio in un museo a cielo aperto.
In ogni caso, il Torino, che da diversi anni si allenava nel piccolo stadio della Sisport, meritava un centro tecnico di alto livello, così come erano troppi anni che la Primavera della formazione granata meritava un vero e proprio stadio in cui disputare le partite interne. Il Filadelfia risponde a queste esigenze, e dunque non si può che fare i complimenti alla Fondazione, che ha realizzato quest’opera in poco tempo e a prezzo non troppo elevato (8 milioni di euro, 7 donati da Comune e Regione, 1 dal Torino). A questo punto, per completare l’opera, é necessario che la Fondazione e il Torino firmino il contratto d’affetto che permetterà ai Granata di prendere possesso dello Stadio. Sarà importante, inoltre, reperire i fondi per far partire il secondo lotto dei lavori, che porterà al Fila una foresteria per i ragazzi del settore giovanile Granata e un museo che rendano il “Fila” la nuova casa del Toro a tutti gli effetti. Luigi M. D’Auria