Donato Politica Press
Il PD targato Renzi domina le Europee 2014
03 giugno 2014
Il PD targato Renzi domina le Europee 2014
Torino – Mentre sulla città della Mole infuria un temporale davvero violento, a Roma, in via del Nazareno, si festeggia. Il PD ha stravinto le elezioni europee 2014, mentre il Governo Renzi ha ottenuto una legittimazione inaspettata, visto che anche il Rottamatore si aspettava una sconfitta. I veri sconfitti sono stati, invece, gli uomini del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, che con il 21,6% dei consensi non sono riusciti a ripetere l’exploit delle scorse politiche, pur confermandosi il secondo partito (anche se loro preferiscono definirsi il primo movimento) del nostro Paese, staccando di cinque punti percentuali Forza Italia, fortemente indebolita dalla condanna di Berlusconi e ormai in caduta libera. Tra i partiti minori volano, invece, Lega Nord e Lista Tsipras, mentre NCD (alleatosi con l’UDC) ottiene un 4% inferiore alle attese, che completa la debacle del partito di Alfano alle regionali in Abruzzo e Piemonte, dove il Nuovo Centro Destra aveva deciso di correre da solo. Sicuramente nessuno si aspettava un successo di tali proporzioni anzi, molti davano per sicuro un pareggio o addirittura una vittoria dei 5 Stelle a queste elezioni europee. In tal caso, il Governo Renzi avrebbe perso gra parte del consenso popolare, mentre il MoVimento 5 Stelle avrebbe potuto porsi come la prima forza politica italiana. Invece, vincendo queste europee (prima vittoria elettorale della storia del Partito Democratico) il PD è diventata la prima forza politica del Paese e il Governo Renzi ha ottenuto una legittimazione popolare, anche se solo morale, che neanche i più ottimisti si aspettavano, in via del Nazareno, grazie all’elezione di 31 rappresentanti al Parlamento Europeo su 73 spettanti all’Italia, contro i soli 17 del MoVimento 5 Stelle. Sconfitta netta e dolorosa per Forza Italia, che ha raccolto solo il 16% dei consensi (minimo storico per il partito di Silvio Berlusconi) e 13 rappresentanti a Bruxelles, anch’esso minimo storico, soprattutto se rapportato ai 31 rappresentanti eletti nel 2009. Risultato insperato, invece, per la Lega Nord, che con il 6% dei consensi ha portato a Bruxelles tre rappresentanti tra cui Mauro Borghezio, tristemente noto per le sue numerose dichiarazioni razziste e xenofobe, sempre e comunque fuori luogo per un politico, a maggior ragione se eletto in una entità sovranazionale di importanza mondiale come l’UE. Se Fratelli d’Italia e Verdi Europei sono i primi due partiti fuori dal quorum del 4%, rimangono dentro per un pugno di voti NCD (il 4,38 e tre rappresentanti sono comunque troppo pochi per la seconda forza del nostro attuale governo) e la lista Tsipras, che domina in Grecia e riesce ad eleggere tre rappresentanti anche in Italia, grazie soprattutto al sostegno dei celebri intellettuali e scrittori come Barbara Spinelli e Andrea Camilleri, promotori della lista a sostegno del Partito della Sinistra Europeo. Ottenuto, dunque, un grande successo elettorale, chiedo a tutta la coalizione che forma il Governo Renzi e di ripartire in fretta con l’approvazione delle tanto acclamate riforme, nella speranza che queste elezioni europee diano una spinta alla ripresa economica in Italia e in tutta Europa. Luigi M. D’Auria