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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Notizie

La Carta Etica per lo Sport Piemontese

01 dicembre 2012

La Carta Etica per lo Sport Piemontese

La Regione Piemonte, facendo riferimento a quanto contenuto nella Carta Europea per lo Sport del 1975, nel Libro Bianco UE, nella Carta Etica del Toroc, ha inteso promuovere un progetto, articolato in varie azioni ed attività, finalizzato a valorizzare il corretto rapporto tra etica e sport e la diffusione di una propria Carta Etica per lo Sport Piemontese che non sia solo un elenco di giuste raccomandazioni, ma che solleciti a buone pratiche tutti i soggetti che possono contribuire a diffondere una corretta cultura dello sport: istituzioni pubbliche, mondi della sanità, della scuola, dell’università, della comunicazione, dell’impresa, e naturalmente il sistema sportivo; affinché ciascuno di questi soggetti realizzi azioni che permettono la diffusione di una corretta cultura dello sport. Sottoscrivere la Carta Etica per lo Sport Piemontese identificherà chi aderisce come attore di un cambiamento possibile.

La Fondazione Giorgio Zanotto di Verona, particolarmente attenta anche all’educazione attraverso lo sport, e la Fondazione “Unione Sportiva Petrarca” di Padova, da oltre 100 anni impegnata nell’educazione attraverso lo sport, hanno avvertito la necessità di pensare, progettare e realizzare un Ente deputato alla “Certificazione Etica dello Sport”. Il Progetto ambizioso si prefigge di realizzare una innovativa proposta rispetto alla formazione e alla certificazione etica nello Sport, attingendo la dimensione etica del vissuto interno alla stessa pratica sportiva.

Il Progetto nel suo complesso si propone di: a) diffondere concretamente una visione globale dello Sport; b) promuovere un processo formativo integrale della persona attraverso lo Sport; c) garantire l’autenticità dei valori promossi nello Sport; d) salvaguadare la reputazione, la visibilità e la riconoscibilità degli “operatori sportivi” che hanno adottato approcci “coerenti” verificati e mantenuti nel tempo; e) combattere ogni forma di violenza connessa allo sport e ogni forma di doping che va a ledere la persona e l’attività sportiva. Il 18 maggio 2009 è stato costituito l’Istituto di Certificazione Etica nello Sport, l’ente che si occuperà della certificazione delle società sportive secondo il protocollo firmato nel 2007. L’ISECERT ha sede sociale a Verona in via Adua 6. www.fondazionezanotto.it

Principi della CARTA – La responsabilità di una corretta cultura dello sport spetta principalmente alle istituzioni e al mondo sportivo, ma deve coinvolgere tutti i soggetti che a vario titolo, direttamente e indirettamente, hanno a che fare con lo sport: le realtà sportive, educative, il singolo, la famiglia e la collettività. I sottoscrittori della Carta si impegnano ad operare al fine di garantire la messa a disposizione delle opportunità organizzative e le strutture necessarie alla concreta affermazione del diritto alla pratica sportiva per tutti i cittadini, secondo i principi che seguono. Art. 1 – Sport e Spazi della città. I sottoscrittori si impegnano a far si che gli interventi di politiche pubbliche sostengano le buone pratiche attraverso l’impegno di sinergie tra Enti Pubblici e Privati in rete con il territorio. A tal fine è importante che si pratichino una attenta e corretta pianificazione urbanistica che assicuri una dotazione minima di infrastrutture per lo sport e una progettazione urbana che garantisca la piena fruibilità e il mantenimento in costante efficienza del patrimonio di impiantistica sportiva. Art. 2 – Sport e Legalità. I sottoscrittori si impegnano a diffondere il valore della regola e del rispetto della stessa, quale fondamento della convivenza e del vivere positivamente nella collettività. Si impegnano, inoltre, a contrastare qualsiasi comportamento che possa produrre violenza in occasione di manifestazioni sportive. La partecipazione e la pratica sportiva sono un mezzo per promuovere i principi dell’osservanza delle regole del gioco, del rispetto degli altri e della diversità, della lealtà, della solidarietà, dell’integrazione sociale, dei valori di responsabilità individuale e del rigore nel perseguire un risultato. Art 3 – Sport e Minori. La pratica sportiva deve garantire la tutela dei minori per il corretto ed equilibrato sviluppo psicofisico, intellettuale, morale, sociale nelle condizioni di libertà e dignità. Per ottenere questo obiettivo è necessario facilitare l’orientamento della famiglia, affinché sappiano decifrare pericoli di specializzazione precoce, doping e altre forme di abuso nello sport. Art. 4 – Sport ed Educazione. Lo Sport deve produrre educazione, sviluppare la conoscenza e la motivazione degli individui e dei gruppi, promuovendo modelli positivi e concreti benefici per lo stile di vita e la salute. I talenti nello sport devono essere valorizzati e sostenuti in quanto portatori non solo del risultato agonistico ma anche di un atteggiamento costruttivo, onesto e rigoroso nell’impegno sportivo e che contempli sempre il senso del limite nella prestazione sportiva e il valore della sconfitta. Lo sport educa alla gestione costruttiva dei conflitti, a superare le logiche di prevaricazione e permette di indirizzare positivamente e consapevolmente l’aggressività, in contrasto alle forme di bullismo che talvolta minacciano la vita sociale nelle scuole e nelle comunità. Art. 5 – Sport e Salute. I sottoscrittori si impegnano a diffondere una maggiore consapevolezza del valore dello stile di vita attivo, attraverso azioni di informazione e sensibilizzazione sul ruolo dello sport come strumento di benessere psicofisico in tutte le fasi della vita dei cittadini. Si impegnano inoltre a favorire la diffusione di una maggiore consapevolezza del valore dello stile di vita attivo, offrendo soprattutto alle famiglie e ai cittadini strumenti di informazione e orientamento che permettano di decifrare rischi di specializzazione precoce e altre distorsioni dello sport, dal culto dissennato della prestazione all’uso di sostanze dopanti. Art. 6 – Sport e Volontariato. I sottoscrittori si impegnano a sostenere il volontariato da parte delle organizzazioni sportive, soggetto riconosciuto come asse portante del movimento sportivo italiano: la passione e la dedizione dei tanti consente la diffusione capillare di tantissime discipline sportive, da quelle considerate minori a quelle più note. Le associazioni rappresentano i contesti in cui si mettono in pratica la dimensione democratica e la partecipazione e si ispirano al concetto di sport come diritto. Sostenere il mondo sportivo significa riconoscere l’importanza del ruolo sociale e civile che esso ricopre. Art. 7 – Sport e Comunicazione. I sottoscrittori, in quanto operatori dell’informazione, si impegnano a divulgare correttamente la conoscenza di tutte le discipline sportive con pari dignità e a valorizzare il gioco leale. Per realizzare tale obiettivo è necessario dotarsi di un nuovo linguaggio dello sport che ne esalti i valori positivi, ne dia una dimensione equilibrata e sottolinei la piacevolezza della pratica sportiva. Art. 8 – Sport e Impresa. I sottoscrittori, in quanto impresa, si impegnano a investire, compatibilmente con le proprie possibilità, propri dipendenti di creare passione, fidelizzazione, aggregazione e vita sana. Art. 9 – Sport e Sostenibilità. La pratica dello sport deve ispirare infrastrutture innovative aperte al territorio, polifunzionali, volte a minimizzare eventuali impatti negativi di natura ecologica, ambientale e urbanistica. La progettazione e la realizzazione delle opere dovrà esaltare i principi della tutela dell’ambiente e del risparmio energetico. Art. 10 – Diffusione e Partecipazione. I sottoscrittori si impegnano a diffondere i contenuti della presente Carta e a sostanziali in azioni concrete. www.eticasport.it

Il Running Center Club Torino e il RunningSportNews si impegnano a rispettare i Principi della Carta ed a favorire la sua diffusione e  divulgazione corretta.

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