Ungur è il primo finalista ma è Veic ad incantare San Marino

Ungur è il primo finalista ma è Veic ad incantare San Marino
San Marino- Sicuramente la ventisettesima edizione del San Marino Go&Fun Open, la prima con il nuovo main sponsor, è una delle più ricche di sorprese dell’intera storia del torneo Challenger, in passato ATP, che si gioca al Centro Tennis Cassa di Risparmio, nella splendida cornice del Parco di Montecchio.

Infatti i due tennisti che si giocheranno la finale sono il rumeno Adrian Ungur e il qualificato croato Antonio Veic, uno dei pochissimi giocatori che nel corso di questa stagione hanno raggiunto una finale Challenger senza essere top trecento del mondo (le uniche eccezioni sono il georgiano Basilashvili e l’ecuadoreno Emilio Gomez).
Come detto, in questo Challenger non sono mancate le sorprese, fin dal primo giorno. Tra esse è impossibile non citare le eliminazioni al primo turno degli argentini Zeballos e Gonzalez, terza e quarta testa di serie, e quelle al secondo turno del forte spagnolo Gimeno-Traver, che era accreditato della seconda testa di serie, e del campione in carica Marco Cecchinato, cui manca ancora qualcosa per entrare tra i primi cento giocatori del mondo.
I quarti di finale sono stati secondo me segnati da partite spettacolari quanto imprevedibili. Infatti è stata eliminata a sorpresa la prima testa di serie, Simone Bolelli, autore fino a quel momento di un torneo perfetto. Il bolognese si è fatto sorprendere da Alessandro Giannessi, grande talento che non è riuscito ancora a concretizzare quanto di buono fatto nei circuiti giovanili. Bolelli, nonostante un ottimo primo set, ha sbagliato tanto e nei successivi due parziali non è riuscito ad arginare l’ottimo dritto di Giannessi, alla prima semifinale a livello Challenger. Hanno fatto rumore anche le eliminazioni di Alberto Montanes, battuto dal rumeno residente a Firenze Adrian Ungur, seguito da coach Fabrizio Fanucci. Fuori anche
il rientrante Viktor Troicki, ex numero dodici del mondo che sta provando a risalire la classifica dopo una squalifica per doping. Troicki si è fatto sorprendere dal croato Veic, 313 del mondo con un best ranking di 119, che quest’anno non è mai riuscito ad andare oltre due quarti finale e a due qualificazioni a livello Challenger, precipitando da top 200 alla classifica attuale. Veic non ha comunque dovuto faticare troppo per battere un Troicki infortunato e anche leggermente scarico dopo i buoni risultati di Gstaad e Cortina.
La prima semifinale è stata quella tra Ungur e Giannessi, ultimo italiano rimasto in gara. Giannessi è parso scarico, poco concentrato e anche arrabbiato.Forse il tennista spezzino, dopo due mesi avari di risultati, era appagato da un risultato che lo riporta nei primi trecento del mondo. Ungur invece è parso determinato fin dal primo colpo e ha dominato il gioco con un gran dritto e con un rovescio esplosivo.
La seconda semifinale vedeva opposti il brasiliano Clezar, che quest’anno ha esordito in Coppa Davis, e il sorprendente Veic. Nel primo set va in scena letteralmente un Veic-show. Il croato corre, recupera e attacca un Clezar letteralmente bombardato dalle bordate di dritto di Veic. Nel secondo set il croato cala di rendimento e Clezar passa all’attacco con il suo ottimo dritto. Nel terzo però Veic si riprende è continua a martellare un Clezar stanco, distruggendolo anche psicologimente con un tweener che infiamma il pubblico del centrale di San Marino, che entra in modalità Coppa Davis.
Per quanto riguarda il doppio la finale è stata vinta dalla coppia moldavo spagnola Albot-Lopez Perez, coppia interessante per il futuro. Sconfitti in finale Ungur, stanco dopo la semifinale di singolo, e il top cento croato Skugor, che in mattinata era a Cordenons per giocare il primo turno di qualificazioni di quel Challenger. Con un livello il San Marino Go&Fun Open, non può che crescere. Luigi M. D’Auria