Parla Brasiliano il Challenger di Cortina
Cortina d’Ampezzo (Bl) – Non esiste Challenger di Cortina senza una buona dose d’acqua. Anche quest’anno, infatti, il torneo Internazionale di tennis che si disputa nella “perla delle Dolomiti” ha dovuto fare i conti con un clima avverso, che ha costretto gli organizzatori, guidati anche quest’anno dal direttore del torneo Andrea Mantegazza, a fare i salti mortali per far concludere l’evento nei tempi prestabiliti.
In mezzo a tanta acqua, l’ha spuntata il tennista brasiliano Joao Souza. Il tennista di Mogi da Cruzes, che vanta un best ranking nei primi cento delle classifiche mondiali, sta cercando di tornare da un infortunio che lo ha messo K.O per diversi mesi. E pare davvero che ci stia riuscendo, visto che il successo di Cortina arriva dopo una semifinale nel Challenger di Biella. Nel torneo di Cortina, Souza ha impressionato soprattutto nelle fasi finali della manifestazione, quando la sua regolarità gli ha consentito di sconfiggere abbastanza agilmente l’argentino Andreozzi ed il serbo Djere, ex promessa del tennis mondiale che sta cercando di fare il salto di qualità che lo porterebbe dritto nella top 100 mondiale.
La semifinale tra Souza ed Andreozzi avrebbe potuto essere un derby italiano, se i nostri tennisti non si fossero fatti fermare dai due sudamericani. Il giovane piemontese Matteo Donati, che sta ritrovando buoni risultati dopo un periodo ricco di infortuni, ha vinto due bei match contro l’italo-argentino Bahamonde ed il russo Karatsev, ma é arrivato troppo stanco ai quarti per competere con Souza. Buono anche il torneo di Lorenzo Giustino, bloccato da un Andreozzi troppo più forte in questo periodo. Purtroppo, sono stati eliminati precocemente Gianluigi Quinzi, sempre più in crisi tecnica e di risultati, ed Andrea Pellegrino, che sta disputando una buona stagione, ma che é arrivato all’ultimo secondo a Cortina, ed è stato respinto giàdal tabellone di qualificazione, il più martoriato dal maltempo.
Dopo tre belle edizioni, il Challenger di Cortina si sta imponendo come un appuntamento fisso del calendario di eventi italiani, ma si é anche dimostrato uno dei più in balia del tempo atmosferico. Peccato, perché gli organizzatori stanno davvero facendo di tutto per creare un evento di tennis internazionale in altura, come gli ATP di Gstaad e Kitzbuhel. Per riuscirci, a nostro avviso, hanno bisogno di qualche sponsor in più e di molta più fortuna con le previsioni. Luigi M. D’Auria.