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Settimanale indipendente fondato e diretto da Donato D’Auria. Registrato presso il Tribunale di Torino il 7 ottobre 2011 n. 64

Ciclismo

14° Tappa del 95° Giro d’Italia: Cherasco – Cervinia

23 maggio 2012

14° Tappa del 95° Giro d’Italia: Cherasco – Cervinia

Cherasco (Cuneo) – Sabato 19 maggio 2012 alle ore 11.00, la 14° tappa del 95° Giro d’Italia è partita da questa località storica del Piemonte

con poco spazio e un trabocchevole pubblico, uno scenario della carovana del giro molto spettacolare, per arrivare dopo 206 km, con mutate condizioni meteo e ambientali, a Cervinia in Valle d’Aosta. Questa tappa propone, oltre al  maltempo, finalmente le salite e forse finisce il torpore totale e tanta paura di restare senza energie. E’ un Giro inchiodato dalla paura, non è ancora successo nulla oltre allo scatto di Rodriguez ad Assisi un paio di allunghi di Scarponi a Lago Laceno in Abruzzo.

Partenza da Cherasco: è una città medievale, dove nel 1796, venne firmato l’armistizio tra Vittorio Amedeo III e Napoleone, oggi registriamo la produzione di prodotti DOC e DOP, tipiche le lumache e i “Baci di Cherasco”, cioccolatini a base di nocciole e cioccolato fondente, formaggi e vini pregiati, un’accoppiata tipica per questa parte del Piemonte. Protagonista di alcuni passaggi, ma al suo esordio al Giro d’Italia.

La tappa è stata decisa da una fuga di tre corridori: Andrei Amador, Jan Barta e Alessandro De Marchi, che sono passati sul Col de Joux con addirittura 8 minuti di vantaggio. Causa maltempo, il ritmo imposto dalla Lampre è sembrato piuttosto blando. Mentre Amador vinceva la tappa con uno spettacolare attacco a 700 metri dall’arrivo (diventando il primo costaricano a vincere una tappa al Giro); il sempre più sorprendente Ryder Hesyedal decollava il gruppo riprendendosi la maglia per soli nove secondi, ai danni di un dormiente Rodriguez, che ha dimostrato di non essere in grado di tenere la maglia rosa. A parte il cambio di maglia rosa, la classifica resta immutatata con Tiralongo terzo, Casar quarto, Kreuziger sesto, Basso settimo, Uran ottavo, Scarponi nono, Pozzovivo  decimo, Schlek quindicesimo, Gadret ventesimo, Rubano ventiquattresimo e Nieve ventisettesimo. I big hanno dimostrato di fare le    “belle statuine” anche in salita, favorendo sorprese (Tiralongo, Casar, Henao e Uran) e di essere in totale assenza di forma (Rujano e Nieve che hanno fatto solo tre o quattro corse classiche e quindi fuori forma).

Arrivo aCervinia: è una località all’ombra del monte Cervino, e spartiacque tra Italia e Svizzera. Rinomata stazione sciistica con comprensorio di 350 km collegato con Zermatt (in Svizzera) e con la vicina Valtournenche. Cervinia è eccezionale anche d’estate con sentieri, gallerie scavate nella roccia e rifugi raggiungibili a piedi o con la bicicletta e meta di escursionisti. La gastronomia DOC e DOP offre carni affumicate, prosciutto, lardo e mocetta; formaggi a pasta morbida, come la fontina, fonduto, zuppe, le carni brasate, i dolci a base di ricotta. Il tutto annaffiato con il Valle D’Aosta Petit Rouge Doc. 

Donato D’Auria

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